La località lacustre più visitata non solo in Italia ma anche nell’Europa centro-meridionale, il lago di Garda offre una peculiarità a chi la frequenta.

Infatti, nonostante non abbia vicini grandissimi agglomerati urbani sulle sue sponde e lo si possa definire, in termini di densità abitativa “vera provincia italiana”, questo luogo è così popolare fra i turisti perché presenta una quantità di attrazioni e punti di interesse straordinari, tali da rappresentare un unicum nel panorama mondiale: musei, parchi, natura incontaminata, monumenti, scorci pittoreschi….

Questo sito intende allora fornire una guida online per il visitatore alla sua prima esperienza al Lago di Garda, indicando dove andare, cosa visitare, dove soggiornare e, perché no, anche cosa assaggiare.

Il Lago di Garda, infatti, bagna tre regioni diverse (Trentino Alto-Adige, Veneto e Lombardia) e respira, dunque, le influenze di tutte in termini di cucina, ma anche di altre tradizioni.

Il Lago di Garda è visitabile solo d’estate?

Naturalmente un lago, e delle dimensioni di quello di Garda per di più, offre potenzialità straordinarie d’estate, quando si possono svolgere una quantità di attività sportive in acqua.

Tuttavia il clima mite di questa località prealpina rende Garda un luogo incantevole anche nelle altre stagioni dell’anno e d’inverno, quando assume (con le occasionali nevicate) i contorni di un paesaggio incantato.

Merito della trentina di villaggi e cittadine sorti sulle sue sponde, che mescolano paesaggio montano e lacustre con un tocco di mediterraneo (nonostante ci si trovi al nord!) che conquista sempre più viaggiatori: 8 milioni di presenze nel 2018, in crescita del 32% circa rispetto all’anno precedente secondo i dati diffusi dalla Regione Lombardia.

Parlare come la gente del Garda: cos’è il Benaco?

Prima di inoltrarci nel racconto di cosa sia il Garda e delle straordinarie proposte per chi lo visita, chi ci legge potrebbe fare confusione incontrando una parola stravagante, seminata qua e là a indicare un luogo: Benaco.

“Benaco” altro non è che il nome alternativo del Lago di Garda, riportato in epoca romana anche da poeti come Virgilio, e proveniente con ogni probabilità dal celtico “bennacus”, che significa “provvisto di corna”, a descrivere la forma del lago, che sembra davvero avere un corno che si infila fra le montagne.

Interessante notare che la parola Garda è a sua volta derivata dal celtico: “warda” significa all’incirca “posto di guardia”, ed è curioso notare che in Irlanda, la parola per indicare la polizia è proprio “Garda”.

Tracce lasciate, dunque, da popolazioni antichissime: ma di questo parleremo nelle prossime pagine.